In generale per ernia si intende qualsiasi situazione in cui c’è una “fuoriuscita” di tessuto verso un’altra zona.
L’ernia del disco, o anche detta prolasso discale, è una condizione in cui si verifica la rottura di un disco della colonna con riversamento del materiale discale.
Questo a sua volta va a comprimere i nervi della colonna vertebrale con conseguenti disturbi.
Il disco intervertebrale è formato da “mucopolisaccaridi” che gli conferiscono determinate proprietà:
I dischi intervertebrali permettono alla schiena di funzionare fungendo da ammortizzatore e sostegno. Se esce il nucleo polposo si ha, di conseguenza, una ernia del disco.
In generale ci sono moltissime cause o anche semplicemente fattori di rischio che possono far sì che si verifichi un’ernia:
Di solito, tra questi fattori di rischio, quelli che provocano più di frequente una ernia discale sono:
Durante la giornata è fondamentale stare attenti alla postura, ad esempio davanti al computer quando si lavora, o quando si guida.
I movimenti invece vanno fatti con molta attenzione, se si praticano attività o mansioni stressanti per la colonna. Riscaldarsi i muscoli e imparare quali movimenti fare e non fare (ad esempio il modo corretto di alzare pesi).
In questi casi è utile insieme alle sedute di osteopatia, affiancare la fisioterapia con terapie strumentali specifiche tipo tecarterapia, laserterapia, magnetoterapia o terapie in acqua come Idrokinesiterapia.
L’ernia cervicale non è altro che una condizione simile all’ernia del disco, la differenza sta nella localizzazione di questa fuoriuscita di materiale localizzata, appunto, nella zona cervicale.
Tra i sintomi principali di una ernia cervicale ci sono:
L’ernia cervicale va assolutamente tratta in tempo, i suoi sintomi possono, nel tempo, peggiorare molto arrivando fino a inficiare la deambulazione del paziente.
Tali sintomi possono essere mitigati con la somministrazione di alcuni farmaci, fisioterapia e nei casi più estremi anche ricorrendo alla chirurgia.